Barbablu Film . l’acqua della vita

BARBABLU FILM
dal 10aprile al 05maggio 2012
a cura di Chiara Moro

Br: Ehi, tu, dimmi delle acque del tuo pianeta.
Bl: Qui non c’è acqua ma soltanto roccia, roccia e non acqua.
Br: Neanche una goccia di pioggia? Una pozza, una sorgente? Suono d’acqua almeno?
Bl: Qui c’è solo secco sterile tuono senza pioggia.
Br: Se vi fosse acqua ci fermeremmo a bere.
Bl: Nessuno ha mai bevuto l’acqua della vita.
Br: Sento una voce gioiosa cantare laggiù. Qualcuno deve aver trovato l’acqua.

Radici dall’acqua, live riaffiorare, sottile azzurra presenza.
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Nella pozza.
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Il sapere assomiglia all’acqua di mare. Tanta piu se ne beve, tanta piu se ne ha sete.
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“Mi piacerebbe conoscere il direttore d’orchestra dei temporali. Maneggia la macchina dell’acqua a una tale velocità! Dal frastuono delle cateratte al mormorio delle fontane.”
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In acqua non ero costretto a parlare con nessuno ma solo a nuotare. Per anni l’acqua è stata il mio rifugio, poi è diventata la mia prigione.
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Muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta verità.
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http://vimeo.com/41066852
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Devo ricordare di comprarmi l’acqua, la terra, l’aria e il fuoco.
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Minuscole onde circolari posavano l’acqua del lago sulla riva, come spedite, li, da lontano.
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“Rivedevo lo stesso oceano con le stesse onde, sempre immenso, triste e mugghiante su quegli scogli.”
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Fece qualche giornata di cattivo tempo che passai nella mia stanza ad ascoltare la pioggia mentre cadeva sulle tegole di ardesia.
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“Coperti dalla sabbia sporgevano scarpe vecchie, ma non del tutto consumate, e sempre singole, spaiate, come se dall’altra parte del mare vivessero ciclopi monopiedi.”
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Sento il mormorio della pioggia, io sussurro un segreto per entrarvi dentro.
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Il mare è un muro, sento i gabbiani gridare, accennano un saluto.
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Vento grande e lento, dalla biblioteca del mare, qui io posso riposare.
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Silenzio color cenere, passa il gigante azzurro, fredda brezza dal mare.
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Uno fregio di nuvole fece scendere un’ombra sul paese , e un vento impetuoso spianò i prati che volavano oltre gli ulivi e le distese di rosa e di malva.
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Nubi discesero a seppellire gli edifici sull’acqua, e l’acqua era muta.
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Le nuvole sono polmoni di luce.
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Quella notte la luna andava alla deriva sullo stagno, trasformando l’acqua in latte.
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“Ci guadagno il colore del grano.”